Ma sulla gola di K. si posarono le mani di uno dei due signori, mentre l'altro gli spingeva il coltello in fondo al cuore rigirandolo due volte. Con gli occhi ormai spenti K. vide ancora come i signori, guancia a guancia davanti al suo volto, spiavano l'attimo risolutivo. - Come un cane! - disse, e fu come se la vergogna gli dovesse sopravvivere. Franz Kafka
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